Il mistero della FA Cup rubata: entrano in scena i Peaky Blinders (2)
La storia della FA Cup rubata nel 1895 a Birmingham e mai più ritrovata non finì con la morte di Henry Burge. La confessione dell’uomo che s’era auto-accusato del furto non trovò riscontri, lasciando aperto il caso.
Nel 1969, Edwin Tranter dichiarò al Birmingham Evening Mail che suo nonno, Joseph Piecewright, aveva trafugato la FA Cup. Una confessione, anche questa, che non poté essere dimostrata, né suffragata da prova, se non ipotizzando che Piecewright avrebbe potuto essere uno dei complici di Burge, se la storia di quest’ultimo fosse stata vera.
Dopo altri venti anni, l'anziana signora Violet Stait rivelò quella che rimane l'ipotesi più suggestiva sugli autori del furto. A rubare la FA Cup sarebbe stato il suocero di Violet, John "Stosher" Stait, membro dichiarato dei Peaky Blinders. Una rivelazione confermata da Valentine Smith, pronipote di John Stait.
Smith aveva appreso la storia del furto da Violet, moglie di Jack Stait, figlio di John Stosher. Anche Jack era un membro della banda, a cui sarebbero state raccontate le imprese della gang di Birmingham. La donna dichiarò che il marito le aveva confessato che dietro al furto c’erano proprio i Peaky Blinders.
I Peaky Blinders, divenuti famosi grazie alla serie Tv di Netflix, è stata un’organizzazione criminale di Birmingham, ma che estese le sua attività anche a Londra, responsabile di crimini ben più gravi durante la sua attività dagli inizi del 1800.
Valentine Smith, pro-nipote di Stosher, grazie alle testimonianze raccolte in tutti questi anni all’interno del nucleo familiare, è riuscito a ricostruire a grandi linee l’accaduto: “Stosher era un giovane membro dei Peaky Blinders. Quello fu probabilmente uno dei suoi primi furti. I miei nonni, con i quali ho parlato, mi hanno raccontato anche che allora la gang non era così glamour come appare in TV”.
Quasi a confermare le parole di Valentine Smith, ci sono le indagini svolte dalla polizia in un secondo momento e il commento di alcuni esperti di micro-criminalità e delle organizzazioni che all’epoca si erano prese il controllo di Birmingham. I Peaky Blinders, almeno all’inizio, erano un semplice gruppo di ladruncoli, diventati poi una gang di tutto rispetto grazie agli affari, al riciclaggio, alle scommesse e al traffico illegale di alcol e armi. Vi è la certezza che John Stosher Stait ne fosse membro in quanto era conosciuto dalla polizia per altri reati commessi all’epoca ed è quindi verosimile che, come da lui stesso rivelato alla moglie, possa essere stato il protagonista del furto della FA Cup del 1895.
Questa sembrerebbe la versione più credibile della sparizione della coppa, e comunque quella più affascinante. Quello che è certo che la FA Cup dell’Aston Villa andò perduta e sicuramente usata per fabbricare monete false. Un altro capitolo affascinante di quell’incredibile romanzo che è la storia della FA Cup.
La FA Cup era stata istituita nel 1871 per iniziativa dal segretario della Football Association, Alcock. La FA stava lottando per affermarsi al di fuori Londra, e si pensava che un torneo nazionale a eliminazione diretta avrebbe potuto consolidarla come l'autorità più importante del calcio inglese. Venne così commissionato un trofeo al costo di 20 sterline (circa 1.900 di oggi) agli argentieri di Sheffield, Martin, Hall & Co. La prima finale fu vinta dai Wanderers – capitanati dallo stesso Alcock, ovviamente – che ebbero la meglio sui Royal Engineers per 1-0 a Kennington Oval.
Dopo il furto di Birmingham, nell'autunno del 1895, iniziò la 25° edizione della FA Cup. Sporting Life scrisse che si trattava di una "lotta per una coppa che non esiste". Nel febbraio 1896, con l'avvicinarsi delle semifinali, si prese atto che il trofeo fosse definitivamente perduto e che, quindi, fosse necessaria un nuovo trofeo. Inizialmente, la FA propose una grande coppa d'oro, ma la FA del Lancashire sostenne che la sostituzione avrebbe dovuto essere "la più somigliante possibile a quella vecchia", perché l’importante non era "tanto il valore del trofeo, quanto l'onore di vincerlo”.
Quando il Wolverhampton aveva vinto la coppa nel 1893, il suo presidente aveva fatto fare delle repliche per la squadra. La nuova coppa, realizzata da Vaughtons di Birmingham, di cui era socio anche l'ex attaccante del Villa e dell'Inghilterra Howard Vaughton, era una copia esatta dell'originale, tranne alcuni dettagli. Fu utilizzata una maggior quantità di argento, e la piccola figura in cima venne sostituita: invece dell’uomo barbuto, la figura di un giovane atleta. La nuova coppa poggiava sullo stesso basamento originale di ebano che era stato lasciato dai ladri. Lo Sheffield Wednesday, battendo il Wolverhampton 2-1, sollevò la nuova coppa nel 1896.
Dopo la vittoria del Newcastle nel 1910, il trofeo fu ritirato dal presidente della FA, Arthur Kinnaird (vincitore da giocatore di 5 FA Cup), anche perché il disegno della coppa non era stato registrato e venivano prodotte e vendute repliche non ufficiali. La nuova, quella arrivata sino a oggi, venne realizzata dalla Fattorini & Sons di Bradford, appena in tempo perché proprio il Bradford la vincesse nel 1911.
La seconda FA Cup del 1896 è stata venduta all'asta da Bonhams a settembre 2020 per £760,000.