La stagione trionfale dell’Everton, quella del 1984-1985, era iniziata il 19 maggio 1984, la fine di quella precedente, con la conquista della FA Cup. A Wembley, grazie alle reti di Graeme Sharp e Andy Gray, aveva battuto il Watford, iscrivendo per la quarta volta il suo nome nell’albo d’oro della coppa. Nemmeno tre mesi dopo, conquistava anche la sua quinta Charity Shield; una vittoria dal sapore particolare perché arrivata ai danni del Liverpool, e per di più su un’autorete del portiere Grobbelar. Non sarebbe stato che il preludio di un finale ancor più esaltante.
Nonostante questo inizio, l’Everton non partì altrettanto bene in campionato, rimediando subito due sconfitte contro Tottenham e West Bromwich nelle prime due giornate. Alla vittoria sul Chelsea a fine agosto, fece seguito un settembre senza sconfitte. Ottobre iniziò con la sconfitta contro l'Arsenal e poi 3 vittorie consecutive contro Aston Villa, Liverpool e Manchester United. Grazie ad un bellissimo gol di Sharp, l'Everton era riuscita nell'impresa di vincere di nuovo ad Anfield dopo 14 anni, altro segnale premonitore dell’epilogo di quella stagione. La settimana successiva diede una grande prova di forza disintegrando la resistenza del Manchester Utd con una goleada per 5 a 0. Dopo appena tre giorni, l'Everton avrebbe nuovamente sconfitto i Red Devils all'Old Trafford per il terzo turno della Milk Cup. Il 3 novembre, grazie alla vittoria per 3-0 sul Leicester, l'Everton conquistò la testa della classifica, che consolidò con le successive vittorie contro West Ham e Stoke City. Ma due pareggi ed una sconfitta nelle successive cinque giornate portò al sorpasso in vetta da parte del Tottenham. Ma dalla vittoria del Boxing Day con il Sunderland (2-1), la marcia dei Blues fu praticamente inarrestabile, tanto che il 6 maggio, battendo 2 a 0 il Queens Park Rangers si assicurava la vittoria del titolo con 5 giornate d'anticipo.
L’Everton vincerà la First Division con 90 punti, ben 13 punti in più del Liverpool secondo. Ma prima di festeggiare il successo in campionato, il 15 maggio a Rotterdam l’Everton aveva conquistato il suo primo e unico trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe, battendo in finale il Rapid Vienna per 3 a 1. In Europa, la strada era iniziata sorprendentemente in salita, che al primo turno aveva superato a fatica, con un solo gol di scarto, l'University College di Dublino. Un imprevisto sul percorso, perché da quel momento il suo cammino in coppa si trasformò in una marcia trionfale. Dopo aver eliminato prima l'Inter Bratislava e poi il Fortuna Sittard, in semifinale trovò il Bayern Monaco. Dopo un pareggio senza reti in Germania, nella gara di ritorno il Bayern passava in vantaggio con un gol di Dieter Hoeness. Ma la spinta di Goodison Park fece compiere all'Everton l'impresa di ribaltare il risultato grazie alle reti di Sharp, Gray e Steven. In finale, ebbe vita più facile con il Rapid Vienna e grazie ai gol di Gray, Steven e Sheedy conquistò la coppa.
Tre giorni dopo la notte di Rotterdam, l’Everton scese in campo per la finale di FA Cup dopo aver eliminato Leeds, Doncaster Rovers, Telford, Ipswich e Luton. A Wembley si trovò di fronte un Manchester Utd deciso a vendicare le due pesanti sconfitte in campionato e Coppa di Lega. Nonostante la fatica, l’Everton si arrese solo al 5° minuto del 2° tempo supplementare per un gol di Norman Whiteside.Il grande rammarico di quella incredibile stagione fu quello di non poter partecipare alla Coppa dei Campioni dell'anno successivo per l'esclusione imposta dalla Uefa ai club inglesi in seguito alla tragedia dell'Heysel.
Esattamente nell’arco di 12 mesi l’Everton aveva vinto il campionato, la FA Cup, la Charity Shield e la Coppa delle Coppe, La sconfitta nella finale di Wembley non avrebbe potuto offuscare quella che viene considerata la più grande stagione di sempre nella storia del club.