Ron Springett, portiere nato

Ronald Derrick Springett (1935-2015) era nato portiere. Non era molto alto, fisicamente in svantaggio di fronte ai massicci centravanti dell'epoca, Springett sapeva affrontarli in modo intelligente e coraggioso, abile nello scegliere il momento preciso anticipare gli attaccanti, accettando anche il rischio di qualche infortunio. Bravo con i piedi, presa sicura, rapido di pensiero nelle uscite, nonostante le sue capacità acrobatiche, la sua altezza lo rendeva a volte vulnerabile ai tiri da lontano.

Bert Trautmann, da nemico a leggenda

Durante la guerra era arrivato in Inghilterra come soldato nemico dalla Germania. E in Inghilterra è divenuto una leggenda. Perchè Bert Trautmann, oltre a essere un grande atleta, era anche un vero gentiluomo, la cui vita è stata un travagliato processo che dalla colpa ha portato alla rinascita.

Addio a una leggenda, Ray Clemence.

Ray Clemence (1948-2020) è stato uno dei migliori portieri non soltanto della sua generazione.
Iniziò a giocare nello Scunthorpe United nel 1966, in Third Division, prima che l'allenatore del Liverpool Bill Shankly mettesse gli occhi su di lui, e lo portò a ad Anfield nel giugno 1967, a soli 18 anni.

Tom Finney, l’idraulico di Preston

Tom Finney era un vero gentiluomo, l’umiltà fatta genio calcistico. Non è ricordato soltanto per la magia delle sue giocate sui campi d’Inghilterra nel dopo-guerra, ma anche per il suo fascino, la cortesia con la quale catturava tutti sempre. Sembrava che in ogni posizione in campo lui giocasse, quella fosse la sua. Usava indifferentemente entrambi i piedi e, pur non essendo alto, era forte anche di testa.

Nobby Stiles, la tigre senza denti

Non era particolarmente alto. Da bambino cadendo aveva perso tutti i denti davanti e così era costretto a portare la dentiera che, però, toglieva quando giocava. Per di più, era anche miope, ed indossava le lenti a contatto.
Nonostante tutto questo, il suo carattere, la sua forza di volontà, lo portarono in cima al mondo.

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