Billy Dean, leggenda dell'Everton e recordman di gol segnati
William "Dixie" Dean (1907 – 1980) è stato certamente uno dei più grandi centravanti inglesi di tutti i tempi. Tifoso dell'Everton, ne è diventato una leggenda, dedicando alla causa del club la sua intera carriera.
Nato a Birkenhead, vicino Liverpool, visse la sua infanzia duranti gli anni bui della Prima Guerra Mondiale. Frequentò la Laird Street School, ma già allora il suo unico pensiero era il calcio. A 11 anni si iscrisse alla Albert Industrial School di Birkenhead, perchè era l'unica ad avere un campo di calcio. Suo padre l'aveva portato a Goodison Park per la prima volta a 8 anni e da allora era divenuto tifoso dell'Everton.
Iniziò la sua carriera di calciatore al Tranmere Rovers prima di realizzare il suo sogno e approdare all'Everton. Quando il segretario del club gli comunicò di volerlo incontrare al Woodside Hotel nel 1925, Dean era così eccitato che si presentò all'appuntamento percorrendo di corsa i 4 km che separavano l'hotel dalla sua casa a nord di Birkenhead. A marzo 1925 Dean, appena compiuti 18 anni anni, firmò il contratto che legherà all'Everton sino al 1937.
Attaccante prolifico, era particolarmente forte nei colpi di testa, grazie alla sua elevazione e alla sua fisicità, che gli consemtivano di colpire il pallone in aria con potenza e precisione. Da molti è considerato uno dei più grandi colpitori di testa di tutti i tempi.
Nella stagione 1927-28, a soli 21 anni, segnò ben 60 reti, un record ancora imbattuto nella storia del calcio inglese. In quella stessa stagione l'Everton vinse il campionato.
Quando il club, nel 1930, retrocesse in Second Division, Dean rimase a Goodison Park. guidano la squadra a un'immediato ritorno in First nel 1931 e alla
conquista del titolo nel 1932, a cui seguì, nel 1933, il successo nella FA Cup, dove Dean segnò in finale.
Con il passare del tempo, però, come conseguenza delle tante dure battaglie sui campi d'Inghilterra, inevitabili in un tempo in cui non si facevano troppi complimenti, iniziò ad accusare sempre più frequentemente infortuni che gli impedirono di tornare ai fasti di qualche anno prima.
Così, nel 1937, decise che era il momento di lasciare l'Everton dopo 433 partite giocate e 383 gol, 2 campionati (1927–28 e 1931–32), 1 campionato di Second Division (1930–31), 2 Charity Shield (1928, 1932) e 1 FA Cup (1932–33).
Si trasferì al Notts County dove, in due anni, giocò appena 9 partite, ma segnando 3 reti.
La sua carriera si concluse in Irlanda nello Sligo Rovers. Nel gennaio 1939, al suo arrivo, alla stazione ferroviaria trovò ad accoglierlo una folla festante. Dean segnò dieci gol in sette partite, di cui cinque nella vittoria per 7-1 sul Waterford (record del maggior numero di gol segnati in una singola partita del club).
Giocò anche 4 partite di Coppa, diventando in pochi mesi una leggenda per il club.
Con la nazionale debuttò nel febbraio 1927 contro il Galles al Racecourse Ground di Wrexham, poco prima del compimento dei 20 anni. L'ultima partita con l'Inghilterra la giocò nell'ottobre 1932 contro l'Irlanda Giocò nelle edizioni 1927 e 1929 del British Home Championship. Nella prima segnò 4 reti in 2 partite, nella seconda 1 rete contro l'Irlanda proprio a Goodison Park. In totale Dean giocò 16 partite con la nazionale, segnando 18 reti.
Ritiratosi nel 1939, dopo la fine della guerra si ritrovò a gestire un pub, il Dublin Packet a Chester (dove tuttora è ricordato) e poi lavorare come "porter" a Littlewoods,
nei loro uffici di Walton Hall Avenue. Poi, negli anni 70, la sua salute iniziò via via a peggiorare. Nel gennaio 1972, Dean fu ricoverato all'ospedale St Catherine di Birkenhead per gli effetti di un'infezione polmonare. Nel novembre 1976 gli fu amputata la gamba destra per un coagulo di sangue. Dopo aver corso e combattuto sui campi conquistandosi un posto nella storia, fu costretto a passare gli ultimi anni della sua vita sempre
più chiuso in casa.
Ma la morte lo colse forse come avrebbe voluto. Il 1 marzo 1980, all'età di 73 anni, Dean torna per la prima volta a Goodison Park a distanza di anni per assistere al derby contro il Liverpool. E lì morì, per un infarto, mentre guardava la partita, in quello stadio che era stata la sua casa e il palcoscenico delle sue imprese, insieme ai suoi tifosi.
Bill Shankly, al suo funerale, così ne parlò: "Dean appartiene alla categoria dei più grandi, come Beethoven, Shakespeare e Rembrandt",
Una statua in memoria di Dixie Dean fu inaugurata nel maggio 2001 a Goodison Park. L'anno dopo fu uno dei primi 22 calciatori a entrare nella English Football Hall of Fame.