Colin Bell, il Re della Kippax

Tutti sono concordi sul fatto che Colin Bell (1946-2021) sia stato uno dei migliori centrocampisti inglesi di tutti i tempi. e che sarebbe stato un protagonista anche nel calcio di oggi. Per i tifosi del Manchester City è semplicemente una leggenda, il migliore giocatore di sempre del club.

Bell iniziò la sua carriera nel Bury. Dopo 83 partite e 25 reti, all'inizio del 1966, per 47.500 sterline, arrivò al Manchester City. Debuttò subito contro il Derby County, segnando uno dei due gol per una vittoria vitale per City. Giocò tutte le altre 11 partite che restavano, inclusa l'unica sconfitta proprio contro il Bury. Il City vinse la Second Division grazie sempre a un suo gol nella decisiva vittoria contro il Rotheram.
Nella stagione 66-67, Bell giocò tutte le partite (50) e fu miglior marcatore della sua squadra con 14 reti. Il 15° posto di quell'anno sarebbe stato il trampolino di lancio per gli anni a venire. La stagione successiva il City avrebbe vinto il titolo dopo 31 anni guidata da Bell. Insieme a Lee e Summerbee formò quella che i tifosi chiamarono "The Holy Trinity".
Bell non ha mai segnato gol vincenti nelle finali di coppa e raramente appariva nei titoli dei giornali. Era un grande calciatore ma un uomo tranquillo, attaccato alla famiglia, che non cercava mai l'adulazione o l'attenzione dei media del tempo. Mentre Summerbee, Lee e Doyle affrontavano spavaldamente le critiche, la stampa e le tifoserie avversarie, Bell rimaneva tranquillamente sullo sfondo, preferendo che fossero i suoi piedi a parlare. Venne soprannominato Nijinsky, come un famoso cavallo del tempo.
Con il passare degli anni, la sua personalità diventò ancora più forte. Bell rimase sempre fedele al City, nonostante l'interesse di tanti club, anche europei.
Quando la squadra vincente di fine anni Sessanta iniziò lentamente a sfaldarsi, Bell divenne il punto di riferimento del City saltando solo tre partite di campionato in tre stagioni e mezzo.
Poi è arrivò la partita di Coppa di Lega del 1975 contro il Manchester United, che è rimasta indelebile negli occhi di tutti coloro che erano allo stadio. Bell, vicino alla linea di fondo, tagliò per entrare nell'area di rigore dello United. Il contrasto con Martin Buchan fu devastante. rottura dell'articolazione del ginocchio e, in realtà, fine della carriera. Bell non si arrese. Provò a tornare in campo qualche tempo più tardi contro l'Arsenal a Maine Road (3-1) ma proprio sul finire di partita s'infortunò nuovamente. Come sempre in silenzio e stoicamente, Bell iniziò una lunga e dolorosa strada per tornare a una forma fisica accettabile. Ma ci vollero molti mesi prima di ottenere il via libera a riallenarsi con la squadra. Fu costretto a saltare l'intera stagione 1976/77. Il City arrivò secondo dietro al Liverpool per un solo punto. Nei tifosi del City il rimpianto che se Bell fosse stato in piena forma, il titolo sarebbe tornato a Maine Road.
A quei tempi, purtroppo, la medicina era ancora molto lontana dalla metodologia e dai sistemi odierni, e così le speranze per Bell di tornare quello di una volta erano nulle.
Nella partita del Boxing Day 1977 contro il Newcastle, entrato nel secondo tempo, fu accolto dall'ovazione dai 45.000 spettatori di Maine Road in piedi. La sua presenza in campo bastò a galvanizzare suoi compagni di squadra e il pubblico, tanto che il City riuscì a segnare 4 gol.
Da allora, le sue presenze in campo furono sporadiche. Bell non era più lo stesso; non aveva la stessa fluidità di corsa che era uno dei suoi punti di forza. Era rispettato e ammirato per il suo coraggio, e adorato dai tifosi del City come nessun altro giocatore prima di lui. Alla fine, il dolore e la consapevolezza di non essere più in grado di rendere come prima in campo, portarono Bell a prendere la decisione di ritirarsi.
Giocò la sua ultima partita nel maggio del 1979 contro l'Aston Villa. Aveva solo 33 anni.
Complessivamente giocò con il City 501 partite, segnando 153 reti, nonostante fosse stato fermo così tanto tempo a causa dell'infortunio. Vinse 1 Campionato inglese (1967-68), 1 FA Cup (1968-69), 2 Coppe di Lega (1969-70, 1975-76), 2 Community Shield.(1968, 1972), 1 Coppa delle Coppe (1969-70).
più tormentata la sua carriera in Nazionale dove giocò 48 partite e segnò 9 gol per l'Inghilterra dal 1968 al 1975. Partecipò ai mondiali del 1970, ma il suo grande rammarico fu la mancata qualificazione dell'Inghilterra a quelli del 1974.
Tentò un ultima avventura in un campionato meno impegnativo come quello USA, ma durò poco. Tornò quindi al City per seguire il settore giovanile.
Nel 2004 per i suoi meriti sportivi venne insignito del titolo di MBE (Member of the Order of the British Empire) e un settore del nuovo Etihad Stadium venne ribattezzato ‘The Colin Bell Stand’.

https://www.youtube.com/watch?v=I61pZBaLnV4