David Mackay, The Miracle Man
Nato a Edimburgo nel 1934 e tifoso degli Hearts of Midlothian, David Craig Mackay firmò il suo primo contratto da professionista nel 1952 proprio con la sua squadra del cuore, esordendo in prima squadra nel novembre 1953. Non tardò a diventare l’anima degli Hearts. Era un giocatore completo, dotato di buona tecnica, ma anche forte fisicamente e determinato nei contrasti. Nonostante questo, in campo riuscì sempre a tenere a freno il suo carattere esuberante tanto che nella sua lunga carriera non venne mai espulso.
Non a caso gli Hearts vincono il loro primo trofeo dopo 46 anni, battendo il Motherwell nella finale di League Cup, quando Mackay divenne titolare nella stagione 1954–55. La vittoria del campionato arrivò nel 1958, nello stesso campionato in cui Mackay indossò la fascia di capitano: una stagione record quella degli Hearts per il numero dei punti totali, 62 in 34 partite (su 68 disponibili), 13 in più della seconda; per numero di gol segnati, ben 132, e per differenza reti (+103). Lo stesso Mackay andò a segno 12 volte.
La stagione successiva, dopo aver eliminato i Rangers, gli Hearts vinsero la League Cup battendo in finale 5-1 il Patrick Thistle, il quarto dei trofei vinti da Mckay con la sua squadra. Una stagione, ls 58-59, costellata da diversi infortuni che lo portarono a saltare molte partite. Il 7 marzo 1959 Mckay tornò in campo nella vittoria contro il Queen of the South (2-1), la sua ultima partita con gli Hearts. Ceduto per 32.000 sterline al Tottenham, parte dei soldi incassati con la cessione vennero impiegati dal club per ristrutturare lo stadio.
Il 21 marzo, due settimane dopo il suo trasferimento, Mckay debuttò con gli Spurs nella vittoria casalinga contro il Manchester City. La sua feroce determinazione e le sue qualità tecniche furono determinati per il Double nella stagione 60-61. Il Tottenham vinse il suo secondo campionato ed a maggio la FA Cup battendo in finale il Leicester. Ad agosto, in qualità di doppi vincitori, gli Spurs giocarono la Charity Shield 1961 contro una selezione chiamata FA XI e vinsero per 3-2. Nel 1962 si ripeterono vincendo nuovamente la FA Cup, battendo il Burnley, e la Charity Shield superando l’Ipswich Town. Nel 1963, il Tottenham vinse la Coppa delle Coppe, battendo nella finale di Rotterdam l’Atletico Madrid. Mackay non la giocò per infortunio, ma il suo contributo era stato prezioso in semifinale per il gol segnato all’OFK Belgrado.
Nella Coppa delle Coppe 63-64, gli Spurs trovarono al 2° turno il Manchester Utd. A White Hart Lane, Mackay segnò uno dei due gol della vittoria. Il 10 dicembre 1963, all’Old Trafford, dopo appena 8 minuti, in uno scontro con Noel Cantwell, Mackay si ruppe la gamba sinistra. Senza di lui in campo, gli Spurs persero 4-1. L’infortunio si rivelò più grave del previsto per il 29enne scozzese che riuscì a tornare in campo solo 9 mesi dopo. Per recuperare la condizione, il 12 settembre 1964, giocando con la squadra-riserve del Tottenham contro lo Shrewsbury Town, subì un secondo infortunio, sempre sulla stessa gamba. Mackay ritornò in campo solo per l’inizio della stagione 1965–66 dopo 1 anno e mezzo.
Nel 1966 il fotografo del Daily Mirror, Monte, immortalò David Mckay in un duro faccia a faccia con Billy Bremner del Leeds. Con la faccia contratta in una smorfia, si vede Mckay afferrare per la maglietta Bremner. L'immagine è rimasta come una delle più iconiche nel calcio del Regno Unito, ma Mckay la odiava, perché lo rappresentava come un bullo. Dichiarò di aver reagito così quando Bremner aveva iniziato a prendere di mira la sua gamba sinistra
Il Tottenham vinse la FA Cup 1967 battendo il Chelsea 2–1, terzo successo in coppa con Mackay. Nella successiva Charity Shield, gli Spurs pareggiarono 3–3 con il Manchester Utd in una gara ricordata soprattutto per il gol segnato dal portiere Pat Jennings con la rimessa in gioco dalla sua area.
Mackay ha giocato 268 partite con il Tottenham, vincendo 1 campionato, 3 FA Cup, 1 Coppa delle Coppe e 2 Charity Shield. Nell’anno e mezzo in cui Mackay rimase fermo per l’infortunio alla gamba, il Tottenham non vinse nulla. Brian Clough, nel 2003, dichiarò che Mackay era stato il più grande giocatore del Tottenham di tutti i tempi. E George Best aggiunse che era stato l'avversario più duro e più coraggioso che avesse mai affrontato.
Nel 1968, a 33 anni, venne ceduto al Derby County per £5.000, convinto a firmare proprio da Brian Clough. Nella sua prima stagione al Baseball Ground, nel quale il club ottenne la promozione in First Division, fu eletto Footballer of the Year dall’associazione dei giornalisti del calcio. Lasciò il Derby nel 1971, l’anno prima che vincesse il suo primo campionato. A 36 anni, nel 1971 si trasferì allo Swindon Town con il ruolo di giocatore-allenatore e rimase una stagione prima di ritirarsi e decidere di dedicarsi solo ad allenare.
Con la nazionale scozzese, Mackay aveva esordito il 26 maggio 1957, a 22 anni, in una partita di qualificazione alla Coppa del Mondo 1958 contro la Spagna a Madrid. La Scozia si qualificherà per la fase finale in Svezia, e Mackay giocherà una sola partita. Indossò la fascia di capitano per la prima volta il 18 ottobre 1958 nella vittoria per 3-0 contro il Galles nella British Home Championships. Segnò il suo primo gol il 29 maggio 1960 a Vienna, in un’amichevole persa contro l’Austria per 3-1. Era il capitano della Scozia nella disastrosa sconfitta di Wembley per 9-3 contro l’Inghilterra nell’aprile 1961. Per due anni rimase fuori dal giro della nazionale, rientrando nell’aprile 1963 di nuovo contro l’Inghilterra, questa volta vincendo per 2-1. In totale, 22 presenze con la Scozia; l’ultima il 2 ottobre 1965.
Dopo l’esperienza con lo Swindon Town, nel 1972 passò ad allenare il Nottingham Forest, dove rimase sino all’ottobre del 1973, quando tornò al Derby County in seguito alle dimissioni di Clough. Nella sua prima stagione chiuse al 3° posto e in quella successiva guidò la squadra alla vittoria del campionato. L’anno dopo conquistò il 4° posto e raggiunse le semifinali di FA Cup, mentre in Coppa dei Campioni venne eliminato al 2° turno dal Real Madrid. Mackay venne esonerato nel novembre 1976 dopo un inizio di stagione difficoltoso. Dopo una parentesi al Walsall da marzo 1977 ad agosto 1978, Mackay allenò per 9 anni in Kuwait. Nel 1987, tornato in UK, divenne manager prima del Doncaster Rovers e poi, nel 1989, del Birmingham City, retrocesso per la prima volta nella sua storia in Third Division. Mackay non riuscì a riportare la squadra in Second e così nel 1991 si dimise. Si trasferì in Egitto, allenando per due anni lo Zamalek del Cairo, vincendo per due anni il campionato. Dopo altri tre anni in Qatar, nel 1997 lasciò definitivamente il calcio.
Mackay è morto il 2 marzo 2015. Lo Heart of Midlothian dichiarò che se ne era andato il più grande centrocampista scozzese di tutti tempi. Nel necrologio del Tottenham si leggeva: "Dave Mackay sarà ricordato come uno dei nostri più grandi giocatori di tutti i tempi e come l’uomo che ha sempre ispirato chi lo circondava. In poche parole, una leggenda”.