Centrocampista potente, personalità dominante, sempre competitivo, a cui non dispiaceva il gioco duro. Il suo carattere forte lo portava inevitabilmente a prendersi la leadership in campo. Roy Keane è stato un centrocampista completo, ma spesso la sua irruenza gli faceva commettere falli molto duri. Nella sua carriera ha collezionato ben 7 cartellini rossi diretti.
Inizia la sua carriera professionistica nel 1990 con il Nottingham Forest. In tre anni colleziona 114 presenza e 22 gol. L’incontro, o meglio lo scontro con un’altra personalità altrettanto forte come l’allenatore Brian Clough è complicato. Il culmine viene toccato nel 1991 dopo una partita di FA Cup contro il Crystal Palace in cui un suo errore aveva causato un gol avversario; al rientro negli spogliatoi Clough non esitò a colpirlo con un pugno. Ma era anche un rapporto improntato al reciproco rispetto: si racconta che a volte Clough, a fine partita, arrivasse a slacciare gli scarpini di Keane esausto per la fatica.
Nel luglio 1993 passa al Manchester Utd per 3,75 milioni di sterline, una cifra record per i tempi. Non ci mette tanto tempo a diventare il capitano dello United dove rimarrà sino al novembre 2005, totalizzando 480 presenze e segnando 51 gol.
Keane, nel novembre 2000, criticò parte dei tifosi dello United dopo la vittoria in Champions League contro la Dinamo Kiev a Old Trafford. Si lamentò dello scarso supporto vocale dei tifosi in un momento della partita in cui la Dinamo aveva messo in difficoltà lo United, dichiarando: "Fuori casa i nostri tifosi sono fantastici, impagabili. Ma a Old Trafford troppa birra e troppi sandwich con i gamberetti impediscono loro di capire quello che sta succedendo in campo. E poi non credo che alcune delle persone che vengono allo stadio sappiano cosa sia il calcio, figuriamoci capirlo."
Il commento di Keane generò una discussione in Inghilterra su come fosse cambiata l'atmosfera negli stadi inglesi. E il termine "prawn sandwich brigade" è entrato nel vocabolario del calcio inglese per descrivere le persone che assistono alle partite o che si dichiarano tifosi perché è di moda, piuttosto che per un vero attaccamento alla squadra o interesse per il gioco.
Keane fece di nuovo parlare di se per ciò che accadde nel derby di Manchester del 2001. A 5 minuti dalla fine viene espulso per un durissimo fallo ai danni di Alf-Inge Håland, padre di Erling, attuale stella del City. Una vendetta vera e propria per quanto accaduto nel settembre 1997 a Elland Road, quando Haaland giocava con il Leeds. Nella ripresa il Leeds a sorpresa è in vantaggio sul Man Utd. Keane è contrastato da Haaland, che riesce a fermare l'irlandese appena entrato in area. Keane cade a terra e Haaland, preso dalla foga del momento, va a dirne quattro a Keane perché crede che stia facendo un po’ di teatro dopo il contatto, gli dice di rialzarsi, di non fingere. Continueranno a beccarsi per tutta la gara e tutto sembra finito lì, tante che i due si incontreranno nuovamente in campo nel novembre 1998 e nel novembre 2000. Ma Keane non dimentica.
Aprile 2001, Old Trafford. Haaland ora gioca con i Citizens. Secondo tempo, Keane entra a gamba tesa (un eufemismo) su Haaland. Il norvegese rimane a terra e Keane, dopo essersi preso il cartellino rosso, andrà a dire ancora qualcosa al norvegese prima di lasciare il campo. Fu squalificato per 3 giornate e multato di 5.000 sterline. Ma, nel 2002, sarebbe arrivata un'ulteriore sanzione dopo la pubblicazione della sua autobiografia, in cui affermava che aveva voluto "far male" a Håland: "Avevo aspettato anche troppo. L'ho colpito forte, cazzo. La palla era lì (credo). Prendi questo, stronzo". L’ammissione che quel tackle fosse premeditato, portò la FA a squalificarlo per altre 5 giornate e multato di 150.000 sterline. Nonostante l'unanime condanna, in una successiva intervista Keane confessò di non avere rimorsi: "Il mio atteggiamento era, fanculo, occhio per occhio". Håland non giocò più una partita intera. Quel giorno, comunque, rimase in campo sino alla fine e giocò 68 minuti della partita successiva. Tra queste due partite giocò anche un'amichevole con la Norvegia. Fu, infatti, un vecchio infortunio al ginocchio sinistro piuttosto che a quello destro, che pose fine alla sua carriera.
Per tutti gli anni 2000, Keane ha avuto una feroce rivalità con il capitano dell'Arsenal Patrick Vieira. L'incidente più notevole tra i due avvenne a Highbury nel 2005, al culmine di un periodo estrema rivalità anche tra i due club. Vieira affrontò il difensore dello United Gary Neville prima di entrare in campo, per un fallo di Reyes nel precedente incontro tra le due squadre. Keane non si fece pregare per intervenire e affrontare il capitano dell'Arsenal. L'incidente venne trasmesso in diretta su Sky, con Keane che si sente dire all'arbitro della partita Graham Poll: "Digli di chiudere quella fottuta bocca!". Dopo la partita, che lo United vinse 4-2, Keane polemizzò con la decisione di Vieira di giocare con la nazionale francese invece che per il suo paese di nascita, il Senegal. Vieira replicò che Keane, dopo aver lasciato la sua nazionale nelle finali della Coppa del Mondo, non era nella posizione per commentare tali questioni.
Un'altra apparizione di Keane sulla MUTV provocò altre polemiche. Nell’ottobre 2005, dopo una sconfitta per 4–1 a Middlesbrough, criticò le prestazioni di O'Shea, Smith, Richardson e Fletcher. Di Rio Ferdinand, il giocatore più pagato del club, disse: "Non sei una superstar solo perché guadagni 120.000 sterline a settimana e giochi bene 20 minuti contro Il Tottenham". Lo sfogo fu considerato troppo duro anche dalla dirigenza dello United e venne tagliato dalla trasmissione. I presenti all'intervista descriveranno le parole di Keane come "esplosive anche per i suoi standard".
Nel gennaio 2006 passa al Celtic, ma l'esperienza scozzese dura poco: il 12 giugno dello stesso anno si ritira a causa dei troppi infortuni.
Problematico anche il suo rapporto con la nazionale irlandese con cui debutta nel 1991. Nel 2002, prima dell'inizio dei Mondiali nippo-coreani, viene escluso dal ct Mick McCarthy per aver criticato l'operato del tecnico e dell'intera organizzazione irlandese. La Football Association of Ireland (FAI) aveva scelto Seipan come ritiro per la fase finale dei Campionati del Mondo. Dopo il primo allenamento, Keane espresse le sue perplessità sulla struttura e sul livello di preparazione della squadra irlandese. Era arrabbiato per l'arrivo in ritardo dell'attrezzatura di allenamento, tenuto su un campo da lui descritto come "un parcheggio". Dopo una discussione con l'allenatore dei portieri Bonner, il secondo giorno Keane annunciò che avrebbe lasciato la squadra per tornare a Manchester. Con un preavviso così scarso, la FAI non riuscì a trovare un volo di ritorno per Keane che fu costretto a rimanere a Saipan un'altra notte. Nel frattempo, venne convocato Colin Healy. Il giorno dopo, McCarthy invitò Keane a tornare al campo di allenamento e, alla fine, si convinse a rimanere.
Nonostante il ritorno a una calma apparente, la situazione ben presto precipitò. Keane rilasciò un'intervista al giornalista Tom Humphries dell'Irish Times, in cui ribadiva la sua insoddisfazione per le strutture di Saipan, ma tornava anche sulle preoccupazioni che l'avevano indotto a lasciare la squadra. McCarthy si sentì offeso dalle parole di Keane e decise di confrontarsi con lui di fronte alla squadra e allo staff tecnico. Keane sostenne di aver detto solo la verità e che i tifosi irlandesi meritavano di sapere cosa stesse succedendo. Poi, attaccò direttamente McCarthy: "Mick, sei un bugiardo. Non ti ho valutato come giocatore, non ti ho valutato come manager, e non so valutarti come persona. Sei un fottuto segaiolo e puoi ficcarti la Coppa del Mondo su per il culo. L'unico motivo per cui ho a che fare con te è che sei il manager della mia nazionale!"
Niall Quinn, nella sua autobiografia, riporta che "l'attacco di Keane a Mick (McCarthy] è stata feroce, sconvolgente per la persona… Ma è stato lui (Keane) che ci ha lasciati a Saipan, non il contrario. E ha punito se stesso più di chiunque altro di noi non restando". Nessuno dei compagni appoggiò apertamente Keane, sebbene molti, in privato, approvassero la sua posizione. Nel frattempo, però, erano scaduti i termini per modificare le liste e così Healy non potè sostituire Keane che tornerà in nazionale nel maggio 2004, nell'amichevole contro la Romania. Nelle 67 partite in verde, ha realizzato 9 reti, fino al 14 ottobre 2005 quando annuncia il suo ritiro dalla Nazionale.
Con il Manchester United Keane ha vinto: 7 campionati (1993-94, 1995-96, 1996-97, 1998-99, 1999-2000, 2000-01, 2002-03): 4 FA Cup (1993-94, 1995-96, 1998-99, 2003-04); 4 Community Shield (1993, 1996, 1997, 2003); 1 Champions League (1998-99); 1 Coppa Intercontinentale (1999). Con il Celtic, 1 Campionato scozzese e 1 Coppa di Lega.