Wembley, 25 novembre 1953, di fronte a 105.000 spettatori si affrontano per la prima volta gli inventori del calcio e la squadra che, in quegli anni, il calcio l'ha trasformato.
Wembley, 25 novembre 1953, di fronte a 105.000 spettatori si affrontano per la prima volta gli inventori del calcio e la squadra che, in quegli anni, il calcio l'ha trasformato.
Nella storia del calcio il suo nome rimarrà legato a quella che è stata unanimemente riconosciuta come la parata del XX secolo. Il 7 giugno 1970, nella Coppa del Mondo messicana, Gordon Banks neutralizza un colpo di testa di Pelè che già stava esultando per il gol. Una parata che è una perfetta combinazione di tecnica, agilità e colpo d’occhio. Un’istantanea che ritrae l’immagine di un campione e che, per una volta, non è quella di un gol.
Eppure, Banks era finito tra i pali quasi per caso. Sicuramente mai immaginando che sarebbe entrato nella leggenda dello sport.
La stagione trionfale dell’Everton, quella del 1984-1985, era iniziata il 19 maggio 1984, la fine di quella precedente, con la conquista della FA Cup. A Wembley, grazie alle reti di Graeme Sharp e Andy Gray, aveva battuto il Watford, iscrivendo per la quarta volta il suo nome nell’albo d’oro della coppa. Nemmeno tre mesi dopo, conquistava anche la sua quinta Charity Shield; una vittoria dal sapore particolare perché arrivata ai danni del Liverpool, e per di più su un’autorete del portiere Grobbelar. Non sarebbe stato che il preludio di un finale ancor più esaltante.
Nato a Edimburgo nel 1934 e tifoso degli Hearts of Midlothian, David Craig Mackay firmò il suo primo contratto da professionista nel 1952 proprio con la sua squadra del cuore, esordendo in prima squadra nel novembre 1953. Non tardò a diventare l’anima degli Hearts. Era un giocatore completo, dotato di buona tecnica, ma anche forte fisicamente e determinato nei contrasti. Nonostante questo, in campo riuscì sempre a tenere a freno il suo carattere esuberante tanto che nella sua lunga carriera non venne mai espulso.